Un nuovo indicatore di innovazione per l’Unione europea

La Commissione europea ha lanciato, lo scorso 13 settembre, un nuovo indicatore dei risultati dell’innovazione.

Nell’ambito della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, la Commissione europea ha lanciato un nuovo indicatore dei risultati dell’innovazione che consente di calcolare, in quale misura le idee provenienti da settori innovativi siano in grado di raggiungere il mercato, creando così anche migliori posti di lavoro in un’Europa sempre più competitiva.
 
L’indicatore è stato sollecitato dai leader dell’UE per visionare e raffrontare le varie strategie nazionali in materia di innovazione, così da evidenziare le differenze significative tra i vari paesi dell’UE. I risultati migliori provengono da paesi dell’UE che basano la propria forza sui seguenti fattori: un’economia con molti settori a elevata intensità di ricerca, aziende innovative in rapida crescita, un numero elevato di brevetti e competitività delle esportazioni.
 
Nella prospettiva internazionale l’UE nel suo insieme annota buoni risultati, nonostante non riesca ancora a tenere il passo con alcune delle economie più innovative e sviluppate del mondo. La Svizzera e il Giappone registrano chiaramente le prestazioni migliori, ma l’UE si colloca all’incirca sullo stesso piano degli Stati Uniti per quanto riguarda i risultati dell’innovazione.
 
L’indice tiene in considerazione diversi aspetti: il numero di brevetti, la quantità di servizi knowledge-intensive sul totale dei servizi disponibili, il contributo dei prodotti high-tech e medium-tech alle esportazioni e il numero di posti di lavoro presso imprese innovative e ad alto tasso di crescita.
 
Per maggiori informazioni consultare :
 
Sito web di Rapid        
“Misurare i risultati dell’innovazione in Europa: verso un nuovo indicatore”
Quadro di valutazione dell’Unione per l’innovazione
Unione dell’innovazione