Pubblicato il nuovo rapporto "SheFigures": indagini della Commissione europea sull'uguaglianza di genere nella Ricerca e Innovazione

La Commissione europea ha pubblicato l'ultima edizione di She Figures, fonte chiave di statistiche comparabili a livello europeo sull'uguaglianza di genere nella Ricerca e Innovazione.

Sin dalla sua prima pubblicazione nel 2003, il rapporto She Figures è una fonte chiave di statistiche comparabili a livello europeo sull'uguaglianza di genere nella Ricerca e Innovazione.
Attraverso sei capitoli, la pubblicazione traccia la "traiettoria di carriera" di donne e uomini, dal completamento degli studi di dottorato all'ingresso nel mondo del lavoro e all'avanzamento verso posizioni di leadership e decisionali nel mondo accademico. Inoltre, il rapporto esamina le differenze nelle condizioni di lavoro e nei risultati della ricerca prodotti da donne e uomini.
Una novità fondamentale dell'edizione 2024 è l'introduzione di un Indice She Figures pilota, uno strumento completo per monitorare i progressi sull'uguaglianza di genere nella ricerca e innovazione (R&I) negli Stati membri dell'UE nel corso del tempo.
Inoltre, sono stati prodotti quattro articoli di policy approfonditi da esperti di spicco nel campo dell'uguaglianza di genere nella R&I, che forniscono approfondimenti sulle ultime tendenze dei dati, nonché sulle priorità attuali ed emergenti.
Per ciascuno Stato membro dell'UE, è stata sviluppata una scheda paese che evidenzia i risultati chiave in tutte le aree tematiche, garantendo che i cittadini europei possano accedere facilmente alle informazioni sulla performance del proprio paese in materia di uguaglianza di genere nel corso degli anni.
Dal rapporto pubblicato l'11 febbraio 2025, è emerso che il potenziale di innovazione dell'Europa è a rischio. Nonostante le donne superino gli uomini nell'istruzione universitaria, rimangono sorprendentemente sottorappresentate nelle carriere e posizioni di leadership in Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica (STEM). Il rapporto rivela un divario di genere in aumento in settori critici come l'ICT, dove solo il 22% dei dottori di ricerca sono donne. Questo non solo aggrava la carenza di competenze già esistente nell'UE, ma minaccia anche la competitività a lungo termine. Le disparità di genere persistono ai più alti livelli di ricerca e innovazione, con solo il 9% degli inventori donne e il 98% della ricerca UE che non integra una dimensione di genere.
Questi risultati fanno eco alle preoccupazioni sollevate dal rapporto Draghi sulla Competitività dell'UE, che ha sottolineato la necessità di sfruttare il potere di una forza lavoro diversificata e inclusiva per stimolare la competitività e la crescita economica dell'Europa.
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